lunedì 1 maggio 2017

Orta

E'  bellissimo  viaggiare,  conoscere persone, luoghi, tradizioni, cibi, lingue e culture diverse. Ho viaggiato molto, fin da piccola.
Ho  amato posti lontani ed indimenticabili, ma anche i  laghi e la bellissima regione dove vivo, il Piemonte, così spesso  poco nota. Adoro Orta, antica e magica, affacciata sullo splendido lago, di fronte all'isola di San Giulio.
Piccola fortezza lombarda del duca Minulfo, decapitato nel 588 dal re Agilulfo,  Orta divenne nel 962 la capitale dei domini novaresi del Conte- Vescovo. Fu la sede del consiglio della comunità e amministrò il territorio con le proprie leggi ed i propri statuti. Nel 1529, alleata alle altre città della “riviera” respinse l’invasione di Cesare Maggio, capitano di Carlo Quinto. La dominazione del Vescovo terminò nel 1767.
Le testimonianze dell’epoca medievale di Orta sono la casa di via Bersani, le architetture e i monumenti dell’ Isola e della Basilica di San Giulio.

Al XVI° secolo  risalgono il Palazzo Gemelli sulla (collina) Motta
e il bel Palazzo Comunale che si trova sulla Piazza (1582).
Ma Orta resta soprattutto segnata dall’influenza barocca- XVII° e VXIII°-: palazzi e case a galleria, cortili a arcate, balconi e  ringhiere in ferro battuto, stradine discrete che scendono dal Borgo verso il lago.
 


Si trova del barocco anche nella chiesa parrocchiale dell’Assunta, con un portale del XV° secolo e delle pitture di Procaccini, F.Stella, Morazzone, e nelle chiese di San Bernardino e di San Rocco.
Al XIX° e inizio XX° s. risalgono la Villa Perrone, di stile neoclassico, la Villa Crespi, fantasia moresca, e il Palazzo Bossi, restaurato, che è attualmente la sede della comunità civica di Orta.
In riva al Lago c’è la Piazza Motta, o Piazza del Mercato, perché dal 1228 ogni mercoledì ha luogo il mercato, con i suoi caffè da dove si parte per la collina ed il Sacro Monte, lungo la salita della Motta, o per l’Isola di San Giulio.

Il Palazzotto era detto Universitas Ripariae perché vi si radunavano per deliberare i rappresentanti di tutti i paesi del lago.
Nella  zona inferiore si apre un ampio porticato.Una  scala avvolge la facciata e conduce alle sale sovrastanti.Il campaniletto e gli affreschi sono di epoche successive: gli stemmi dei vescovi novaresi, lo stemma del biscione dei Visconti, la figura di donna affacciata (sul retro) e l’Hortus Conclusus, lo stemma del Comune di Orta,  raffigurante un muro di cinta che racchiude un  cipresso 
 Via Olina, la via centrale di Orta, è sede di negozi, ristoranti e  dell’Ufficio Informazioni. Sulla sinistra si trova Villa Bossi (già Palazzo Gippini e Palazzo Ragazzoni), sede del Municipio dal 1975. Proseguendo, si incontra l’Oratorio di San Rocco, edificato nel 1631 dopo la fine della peste, e si esce dal centro storico per una via lastricata lungo il lago in prossimità di Villa Motta e Villa Curioni o villa della “Grotta dell’Orca”, con i suoi mattoni rossi.

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