lunedì 1 maggio 2017

San Giulio e l'isola


San Giulio, evangelizzatore greco e costruttore di chiese, morì sull’isola in mezzo al lago d’Orta alla fine del IV° secolo dopo Cristo.
Narra la leggenda che nella seconda metà del quarto secolo Giulio, sfuggito alle persecuzioni contro i cristiani dall’isola di Egina, in Grecia, insieme con il fratello, iniziò ad evangelizzare varie terre e a costruire chiese. Giunto a Gozzano, si incamminò verso il lago, dove vide una piccola isola infestata da draghi e serpenti.
Non trovando una barca chiese l’aiuto divino, pose il proprio mantello sull’acqua e, aiutandosi col proprio bastone, remò verso l’isola. I  serpenti fuggirono e San Giulio costruì la centesima chiesa, dove fu seppellito dopo la morte.
Sul finire del quinto secolo, il vescovo di Novara Onorato vi fece erigere un castello, demolito nel 1842 per ordine del vescovo Morozzo per fare posto all’imponente palazzo del seminario – attualmente sede del convento di clausura.
La Basilica di San Giulio (XII° secolo) è di origine romana con dei rimaneggiamenti barocchi. A fianco s’innalza il campanile romano che la leggenda attribuisce a Guglielmo da Volpe, il futuro abate di Cluny, nato sull’isola e nipote di Arduino da Ivrea, primo re d’Italia. La basilica ospita le reliquie e i resti di San Giulio disposti in una preziosa urna nella cripta, un sarcofago romano in marmo, un ambone in serpentino, la pietra nera di Oira, con delle figure in rilievo dell’inizio del XII° secolo, tra cui un centauro, due leopardi che ghermiscono un cerbiatto, il bue simbolo di san Luca, l’angelo simbolo di  San Marco e l’aquila , simbolo di San Giovanni ,che reca sulle ali il leggio.
Vi sono anche delle sculture in legno del XV° secolo, degli affreschi del XV° e XVI° secolo, l’altare maggiore in marmo del 1698  e degli affreschi di Cantaluppi del XVIII° secolo.


 

Nessun commento:

Posta un commento

Lasciate un commento o una riflessione personale per arricchire questo blog e chi lo lo legge con voi
Grazie ericablogger